Giugno slow dell’Arcipelago di la Maddalena è un evento che si articola nell’arco di un mese ed ho l’obiettivo di portare all’attenzione del grande pubblico e degli operatori economici locale e regionali, il tema della sostenibilità e valorizzazione del patrimonio locale. Nel fare questo le attività pensate per questo evento non potevano esimersi dal dedicare un doveroso tributo ad uno dei suoi più illustri abitanti: Garibaldi. Questa volontà nasce dalla convergenza dell’Amministrazione Comunale, l’Associazione “Garibaldi Agricoltore: Ambiente, Paesaggio, Identità” e Slow Food Gallura, nel valorizzare la figura dell’Eroe quale partecipante attivo alla vita produttiva della comunità maddalenina. Con la Sua opera e il suo ingegno, Garibaldi, fu infatti capace di trasformare parte dell’Isola di Caprera in una azienda agricola con la quale era in grado di sostentare la propria famiglia e gli innumerevoli ospiti che frequentavano l’isola nel periodo in cui Garibaldi, tra una campagna ed un’altra, risedette a Caprera.
Filo rosso dell’Evento sarà una “gioiosa” competizione che, coinvolgendo gli operatori enogastronomici dell’isola, in associazione con i produttori aderenti alle condotte sarde, promuoverà la realizzazione di piatti che recuperino una tradizione enogastronomica locale, rispettino le materie prime di qualità, utilizzino materie prime da agricoltura di prossimità e filiera sarda, pongano attenzione all’impronta ecologica derivante dalla loro preparazione. L’iniziativa richiama la Campagna Internazionale di Slow Food: “Food for Change”.
Le regole del contest
In generale si può affermare che Garibaldi fosse aduso ad un costume morigerato anche a tavola, e che ponesse molta attenzione alla semplicità e al rispetto delle materie prime utilizzate quasi sempre fresche e, ovviamente, di stagione.
Non sono presenti nella sua dispensa, ad eccezione dello stoccafisso e del baccalà e delle olive in salamoia e dei prodotti caseari (pecorino in particolare), prodotti a lunga conservazione come insaccati o conserve di vario tipo.
Oggi si direbbe, perciò, incline a una cucina incentrata sulla cottura a basse temperature, lenta e/o, in caso di utilizzo della carne (di cui comunque non era consumatore assiduo, preferendo il pesce), col ricorso all’uso della brace in ossequio alla tradizione sudamericana.
La scelta dei prodotti, il loro uso e accostamento, come pure i tipi di cottura, sono elementi cardine per la valutazione dei piatti.
Elementi caratterizzanti per la determinazione della coerenza con i presupposti della Gara sono, inoltre, la perfetta coerenza con la stagionalità, l’uso di prodotti esclusivamente Sardi (con le eccezioni di seguito indicate) e la distanza di approvvigionamento dei medesimi.
I prodotti che comporranno il menù, devono pervenire esclusivamente dal territorio regionale, privilegiando, comunque, nella scelta quelli che:
- Provengono da filiere esclusivamente sarde;
- Provengono da Presidi slow food;
- Provengono da produzioni Biologici.
Sono esclusi dalle indicazioni di cui sopra i prodotti della tradizione garibaldina esplicitamente indicati nell’ elenco fornito dall’organizzazione non reperibili nel territorio sardo.
Per essere coerenti con lo spirito del contest l’indicazione data ai concorrenti è quella di improntare preparazioni che diano il senso anche del contrasto agli sprechi e perciò, indicare, se ritenuto coerente con la preparazione dei piatti, il riutilizzo di parti meno nobili delle materie prime utilizzate (bucce, scarti, etc) nella composizione dei piatti e incentivare, in ogni caso, l’utilizzo delle “doggy bag”.
Ogni concorrente indica nei propri menù, gli eventuali apparentamenti con i produttori suggeriti, l’elenco dei prodotti selezionati nella “dispensa” nella quale, su base storica, sono elencate le materie prime e gli accostamenti e le ricette base della cucina di Caprera. Inoltre saranno indicate le aziende fornitrici, il ricorso eventuale a Presidi Slow Food e/o biologico, assunzione di iniziative di contrasto allo spreco alimentare.